sabato 25 ottobre 2014

TOM The Ordinary Market

Tutti da TOM stasera

la mia recensione su
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Vi ricordate dello Shu? Almeno una volta ci siamo passati tutti. Beh, ha chiuso. Ma niente paura. Al suo posto ora c’è TOM acronimo di The Ordinary Market dove passare la serata e tirar tardi, dall’aperitivo ai cocktail mentre si balla (è aperto anche a pranzo). E’ un locale concept che si divide in due ambienti. Da una parte il bar ristorante con divani e sedie anni sessanta e settanta; l’atmosfera è buona, mette a proprio agio, l’ideale per rilassarsi davanti a un piatto nostrano o etnico. Da non perdere l’ape del The Ordinary Market a 10 euro con finger food preparati in cucina. Lo chef è Alessandro Cresta, formatosi alla scuola spagnola e sous chef del due stelle Michelin Sergi Arola a Madrid. Sue, ovviamente, le tapas e i piatti; collabora con lui Piergiorgio Allievi. A cena si possono gustare preparazioni come il Ceviche di cernia servito con leche de tigre (una salsa con i sapori del ceviche) e gamberi saltati; i testaroli lunigiani al pesto; la carrot cake gluten free… ma se vi accontentate di un panino provate il sursandwich con guacamole, spada affumicato, salmone marinato e battuto di gamberi… e qua e là si vedono passare piatti accompagnati da yuca fritta. Il secondo ambiente, lo Stock è un’area underground, all black con djbar. E’ l’anima notturna del The Ordinary Market dove si balla senza la frenesia esasperata delle discoteche, si beve, si ascolta la musica live, deep, house, elettronica; ricorda un loft, un magazzino degli speak easy americani del proibizionismo.
Stock
Dal mercoledì al sabato dalle 23 alle 3.
The Ordinary Market
Lunedi - martedì dalle 11 all’1
Mercoledì - venerdì dalle 11 alle 3
Sabato - domenica dalle 18 alla 3

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